Qui l’Imperatore Augusto fece costruire i monumenti dedicati a sua sorella Ottavia e suo nipote Marcello, qui nel corso del Medio Evo sui resti romani vennero edificati piccoli fortilizi per le famiglie più ricche e potenti della città, e ancora qui la raffinata, discreta eleganza di Piazza Campitelli ci mostra le belle facciate dei suoi palazzi rinascimentali e barocchi.
Ma soprattutto qui visse, dal Medio Evo in poi, la più antica e numerosa comunità ebraica d’Europa. Quest’area, prima scelta liberamente, poi diventata luogo obbligatorio di residenza, vide per tre secoli migliaia di persone essere vittime di vessazioni, di forzati tentativi di conversione, di discriminazioni di tutti i generi. Qui troveremo quello che resta del “Serraglio degli Ebrei”: il Ghetto.
Luogo di sofferenza quindi, ma anche zona centrale e vivacissima che ha ospitato per secoli, sotto le grandi colonne del Portico d’Ottavia, il più importante mercato del pesce della città, soggetto prediletto dei pittori dell’epoca.
- A cura dell'Arch. Francesca R. Targia -
Appuntamento: Domenica 27 ottobre ore 15:45, all'angolo fra via Montanara e via del Teatro Marcello - Roma.
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